Abituate ad essere associate ad una funzione “digestiva” sotto il punto di vista dello stimolo vero e proprio, le prugne sono effettivamente in grado di conferire vari nutrienti, essendo dei frutti decisamente utili per l’integrazione alimentare. Ma le prugne, che sono conosciute anche per essere consumate secche così come fresche, che effetti negativi possono avere le prugne, in particolare sullo stomaco e quindi inerenti al sistema digestivo generale?
La risposta non è semplicissima.
Ecco cosa dice il nutrizionista.
Le prugne fanno male allo stomaco? Ecco la sconvolgente risposta, attenzione
Le prugne sono una delle particolari tipologie della pianta conoscuta come pruna, gruppo nel quale fa parte la susina che è praticamente la stessa cosa dal punto di vista biologico della prugna he acquistiamo normalmente al fruttivendolo o al supermercato.
Le capacità di questi frutti sono sensibilmente improntate ad avere un effetto piuttosto importante nell’ambito della stitichezza, in quanto conferiscono anche in ridotte quantità una azionee regolatoria, drenante e disintossicante nei confronti dell’organismo, sia perchè sono ricche d’acqua (circa l’80 % del frutto nella sua parte edibile ne è composto) ma anche per l’ammontare di sali minerali che sono disposti in ottime varietà dal magnesio, al fosforo, ferro e zinco, ma anche per la capacità di accellerare il metabolismo, capacità che è utile in particolare da parte di chi fa molto sport ed attività fisica.
Per questo sono anche associate a diverse forme di diete e regimi alimentari che hanno come obiettivo la perdita di peso, anche se ovviamente l’accellerazione del metabolismo è solo un “boost” e non influisce direttamente sul peso corporeo. Le prugne sono anche molto utili per regolarizzare la glicemia, a patto di non consumarne in quantità eccessive (i diabetici possono consumarle anche con buona regolarità ancora meglio se fresche e non secche), in quanto pur essendo concepitee come un alimento dolce, l’apporto calorico e glicemico è comunque sufficiente da essere sicure.
Le prugne quindi “fanno bene”, essendo in grado di conferire una buona capacità ossidante tra le altre cose, ma chi soffre di colite o gastrite potrebbe trovare estremamente doloroso consumare questi frutti così comuni in elevate quantità, in quanto la capacità di accellerare il metabolismo rende il tutto ancora più problematico.
Chi soffre di intestino irritabile potrebbe palesare fastidi e dolori , fino a veri e propri spasmi dello stomaco a seguito al consumo di prugne.
Inoltre va attenzionato e se possibile evitato il consumo di prugne da parte delle future madri durante l’allattamento in quanto ciò potrebbe provocare feci eccessivamente liquide nel neonato.