L’alloro fresco è velenoso? Ecco cosa dice l’esperto

Le piante conosciute sul territorio mediterraneo, Italia inclusa, sono spesso attorniate e pervase di dicerie, usi anche non spiccatamente alimentari e tutta una lunga lista di leggende che fanno parte ancora oggi di un folkrore percepibile. Tra queste vi è sicuramente l’alloro o lauro come viene anche chiamato in particolare nelle regioni del sud Italia, un vegetale che cresce spontaneamente da secoli se non millenni e trova enorme influenza ed applicazione sia nei principali contesti alimentari ma anche quelli officinali. Ma diverse leggende indicano anche un potenziale effetto velenoso da parte dell’alloro fresco.

Ma qual è la verità? L’alloro fresco è effettivamente tossico, se non addirittura velenoso?

Ecco la verità secondo gli scenziati, che sicuramente lascia pochi dubbi alle “dicerie varie”, anche considerando un po’ di confusione che può generarsi tra le varianti vegetali.

L’alloro fresco è velenoso? Ecco cosa dice l’esperto

alloro fresco velenoso

L’alloro, chiamato Laurus Nobilis, nome che tradisce una grande  forma di rispetto da parte degli antichi a partire dai romani che non a caso hanno fatto sempre grande ricorso a questa forma di vegetale sia come spezia vera e propria (che è anche il principale utilizzo moderno, in particolare per la carne) ma anche come rimedio officinale,  interpretato come antiossidante ed antisettico, utilizzato per lenire le infezioni e come antinfiammatorio, condizione che aumenta se viene utilizzato attraverso un infuso o una tisana, che garantisce un’azione digestiva e diuretica.

Non è a caso presente anche nella simbologia antica, ed ancora oggi chi ottiene una laurea mantiene la tradizione di porre sul proprio capo una corona di alloro come simbolo di successo e vittoria.

L’alloro non viene consumato fresco direttamente, in quanto è dotato di un aroma molto pungente, quindi viene utilizzato a mo di spezia, ma non è tossico. Bisogna però imparare a distinguere l’alloro “vero” da altri vegetali come il lauroceraso che contiene acido cianidrico (cianuro) che può essere decisamente pericolose se consumate nelle proprie foglie. Anche questa pianta viene abitualmente chiamata lauro ma come detto bisogna distinguere.

E’ abbastanza facile in realtà farlo, l’alloro “buono” presenta delle ha foglie verde scuro, sottili e affusolate che sono non completamente dritte, in grado di scatenare il tradizionale aroma, mentre il lauroceraso ha foglie più spesse, dritte e “piene” che sono anche completamente inodori anche se rotte. Il lauroceraso ha un comportamento arbustivo, e viene utilizzato esclusivamente come una pianta ornamentale mentre l’alloro è un vero e proprio arbusto, una specie di piccolo albero.

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