Mangiare ricotta con il colesterolo: ecco cosa può accadere

Nell’ambito tradizionale che accmpagna la maggior parte delle persone ad interfacciarsi verso  un contesto tradizionalmente portato verso l’alimentazione “che piace” spiccano valori come quelli corrispondenti al colesterolo alto che è una condizione più che una vera patologia che oramai viene considerata al pari di un disturbo molto comune, specie per la popolazione adulta sopra i 50 anni. I vari elementi tradizionali dell’alimentazione come la ricotta, che è uno dei principali derivati del latte, sono finiti sotto esame da parte dei nutrizionisti e medici vari, ma questa può provocare problemi a chi soffre di colesterolo? E’ considerabile un alimento sicuro?

Il colesterolo costituisce qualcosa di spiccatamente legato al cibo, almeno idealmente, anche se la realtà è un po’ più complessa. La ricotta è un alimento sicuro per il colesterolo?

Ecco una analisi di applicazione e comprensione semplice applicazione che può fugare senza dubbio ogni forma di remora.

Mangiare ricotta con il colesterolo: ecco cosa può accadere

ricotta colesterolo

Com’è noto il colesterolo non è un valore idelamente negativo in senso assoluto: è una forma di lipide, un grasso che viene ottenuto dall’organismo attraverso il metabolismo ed in parte è condizinato dal cibo di cui ci nutriamo, anche incidon anche altri fattori. Quando si parla colesterolo alto  spesso l’accezione è negativa in quanto si fa spesso riferimento alla tipologia che è solita accumularsi all’interno delle arterie se in grandi quaantità, questa variante viene definita LDL, o  a bassa densità che si contrappone alla variante “buona” l’HDR, che invece ha il compito di eliminare le quantità eccessive della controparte negativa. Sono gli alimenti di struttura complessa e raffinata che incentivano la produzione di colesterolo ma la maggior parte di latticini se consumata in modo responsabile risulta essere sicura.

La ricotta è una variante di latticino che viene ottenuta attraverso il siero del latte e non considerabile un vero e proprio formaggio ma un derivato, un latticino a dir si voglia. Il contenuto di colesterolo della ricotta ammonta a circa 51mg per 100g, ma si tratta di un valore gestibile in quanto strutturalmente la ricotta è facilmente digeribile e non è considerabile più problematica da gestire dei formaggi stagionati. Inoltre le proteine ed i sali minerali del prodotto sono comunque utili. Un quantitativo sicuro di ricotta corrisponde a circa 100 grammi al giorno quindi non si tratta di qualcosa di “proibito” ma da consumare con la giusta regolazione.

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