Mangiare miele di acacia fa male? Ecco cosa dice l’esperto

E’ indiscutibilmente vero che un elemento così diffuso ed amato come il miele sia gradualmente tornato in auge anche nell’area Mediterranea alla fine del 20° secolo, grazie a diverse condizioni che hanno favorito l’apicoltura da miele, rendendo questo prodotto più diffuso ed appetibile dal punto di vista economico. Il miele non è mai tutto uguale, in quanto le api lo sviliuppano da un’opera di trasformazione naturale dal nettare e dalla melata dei fiori, ad esempio il miele di acacia è diverso dal millefiori o da quello del castagno per fare alcuni esempi. Ma il miele di acacia resta molto diffuso, fa male o fa bene?

Quali sono le principali differenze tra le tipologie di miele diffuse nell’ambito alimentare comune? Il miele di acacia è “migliore” di altri?

Ecco la verità, secondo il nutrizionista di turno, che evidenzia anche le potenziali forme di effettistica di tipo negativo relativo al consumo di questo diffuso alimento.

Mangiare miele di acacia fa male? Ecco cosa dice l’esperto

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Dalla caratteristica estetica più chiara e limpida rispetto ad altre tipologie di miele, quello di acacia corrisponde ad un gusto anche più delicato, ad esempio rispetto al millefiori.

Quest’ultimo trova questo nome non per caso in quanto è la tipologia di miele che viene costituita dalle api che attingono da varie tipologie di fiori senza particolare distinzione, mentre quello di acacia viene prodotto esclusivamente dal nettare di questa pianta, che è una “parente” della pianta della mimosa, ad esempio.

Il miele di acacia ha ottime proprietà gastrointestinale e per lo stomaco, con proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, ed è sensibilmente meno dolce rispetto ad altre tipologie, quindi si presta meglio ad essere utilizzato anche da parte di persone che non amano l’effetto edulcorante troppo spiccato. Molto comune anche per dolci e preparazioni culinarie, trova anche un apporto officinale ed è spesso utilizzato come dolcificante per caffè e tè.

E’ considerato come altre forme di miele estremamente benefico se sviluppato in un ambito officinale, ad esempio ha un potere digestivo e saziante rilevante, oltre ad essere fondamentalmente ricco acqua e quindi in possesso di capacità idratante. Agisce anche sull’umore, e può avere capacità energizzanti importanti.

Come ogni miele anche quell’ d’acacia presenta alcune problematiche, relative al consumo eccessivo, ad esempio le caratteristiche carie che possono comparie in quanto seppur molto meno “dannoso” rispetto allo zucchero, anche il miele di questo tipo è fondamentalemente zucchero naturale.

Seppur molto meno impattante dello zucchero per i diabetici, il consumo va comunque regolarizzato.

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