La specie umana indiscutibilmente è atratta dalle sostanze dolci, e costituisce una forma di normalità che affonda le proprie radici nella nostra biologia, come altri animali anche la nostra specie tende a ricercare elementi “attrattivi” ed il miele ha costituito per millenni una delle pochissime sostanze dotate di questa capacità edulcorante quindi “dolcificante”, prima di essere scalzato abbastanza rapidamente dallo zucchero ed altre sostanze. Oggi mangiare miele è tornato abbastanza di moda e risulta essere una sostanza generalmente consigliata anche in particolari condizioni di salute. Ma mangiare miele fa anche male?
Ogni sostanza nutritiva presenta pro e contro, ed anche il miele non fa eccezione, non solo specificamente legato all’eccesso di consumo.
Ma in quali occasioni il miele può effettivamente portare più problemi che benefici? Le condizioni sono abbastanza facili da individuare.
Perché mangiare miele fa male? Ecco la risposta
L’importante è ricordare o conoscere da “dove proviene” il miele, considerato per millenni un alimento quasi “mistico” per la sua diffusione ed applicazione, solo in tempi abbastanza recenti ha ripreso un certo ruolo come alimento diffuso.
Questo perchè produrre miele necessita del laborioso lavoro delle api, che sono naturalmente portate a raccogliere elementi nutritivi dai fiori, e trasformarlo proprio nel miele, direttamente dal nettare o dalla melata.
A seconda dei fiori utilizzati, il miele ricavato presenta delle proprietà distinte ed un sapore particolare, ma per sommi capi si può sostenere che il miele in ogni sua forma, ha un apporto relativamente semplice per l’organismo da gestire.
E’ fondamentalmente zucchero ricavato dalle sostanze sopra menzionate, quindi quando si mangia miele si introdure una quantità considerevole di zuccheri naturali, prevalentemente fruttosio e saccarosio che rispetto alle varianti “raffinate” sono molto più digeribili e benefiche, oltre ad essere dotate di un potere edulcorante molto maggiore, a parità di peso, dello zucchero di canna.
Sostanzialmente questo rende più facile essere “sazi” di zucchero con il miele rispetto che con lo zucchero. Abbondano poi le vitamine ed i sali minerali, che rendono il miele anche utile per migliorare la salute della pelle, fornire un importante apporto di energia ma anche banalmente per essere considerabile un alimento decisamente utile per l’organismo anche in fase di “difesa” del sistema immunitario.
Quando può fare male? Quando si eccede, essendo il miele formalemtne zucchero “lavorato” può avere un impatto considerevole sul controllo del peso corporeo, fattore che lo rende utilissimo ma da consumare in quantità non superiori ad un cucchiaino al giorno.