Il problema inerente alla depressione, che è di tipo “umorale”, è assolutamente complesso nella sua definizione ma anche in relazione alla necessità di trovare le cause comuni che possono essere molte e non per forza collegate tra di loro. Nelle ultime decadi il tema legato alla depressione ha assunto una nuova dimensione sia nei rimedi ma anche nella ricerca delle cause comuni. Trattandosi in molti casi di una malattia vera e propria e non semplicemente una condizione, provare a ridurne gli effetti anche partendo dalla dieta corrisponde ad una metologia comune, quindi per ridurre gli effetti dovuti ad un’allerta depressione è una buona idea provare a mangiare alimenti specifici.
Pur trattandosi di qualcosa inerente all’apparato mentale, e che viene influenzato da vari fattori esterni ed “interni”, il cibo può sicuramente costituire qualcosa di utile.
Cosa mangiare per alleviare e provare a mitigare i principali problemi dovuti alla depressione, che oggi solo in Italia coinvolgono decine di migliaia di persone?
Allerta depressione: ecco cosa mangiare per provare a risolvere
Per depressione si fa generale e molto ampio riferimento ad una tipologia di condizione mentale legata a disturbi di umore variabile, che spesso è causato da problemi molto diversi a seconda della condizone: alcuni studi evidenziano una predisposizione di alcune personalità, in altri è spesso il contesto a fare da agente di riferimento maggiore e portare quindi una condizione di crisi vera e propria.
Ansia, umore variabile, insicurezza e instabilità sono solo alcuni dei sitomi della depressione che già studiosi antichi e rilevanti come Freud avevano individuato nella sua principale interezza. Proprio il padre della psicoanalisi aveva rilevato nel modo di mangiare un’importante “educazione” per ridurre la tipica forma di sintomi.
Spesso a fronte di una depressione rilevante quindi acuta, viene evidenziata una poca cura nella dieta come conseguenza.
Tra i cibi più utili spiccano quelli fermentati, quindi yogurt in buona quantità da inserire almeno una volta al giorno, come anche il kefir ma anche il cavolo cappuccio oppure i crauti, che sono dotati di una carica antiossidante e di sali minerali notevole.
Molto importanti in generale, i vegetali, partendo da quelli a foglia larga fino ai legumi oltre alle tradizionali forme di frutta secca, nel quale rientrano quindi noci, noccioline ed arachidi.
Importante anche introdurre una buona quantità di frutta, in particolare quelle di tipo “selvatico” come mirtilli, more, lamponi e quant’altro che hanno una importante funzione benefica per la mente.
Il pesce azzurro risulta infine molto utile per l’apporto di sostanze come omega 3, che funge da stabilizzatore per le cellule nervose.