“Il basilico è cancerogeno!”: attenzione, ecco cosa dice l’esperto

Il basilico è la “pianta da condimento” più diffusa e popolare soprattutto nell’area mediterranea e quasi certamente si tratta di una delle più importanti per diffusione in ogni cultura culiaria rilevante. Esso pare sia nato in India e che si sia poi diffuso in ogni angolo del mondo dato che è conosciuto anche in Italia fin dai tempi dei romani. Tuttavia, anche il basilico in questi tempo è stato messo sotto “l’occhio analitico” della cultura del cibo che ne ha evidenziato in alcuni casi un effetto potenzialmente cancerogeno.

Ma il basilico è davvero cancerogeno oppure si tratta di una delle tante “fake news” che girano sul web e che sono in grado di scatenare isterismi e paure completamente ingiustificate? Oppure c’è effettivamente qualcosa di veritiero? Ecco quindi l’analisi del nutrizionista che può fugare tutti i principali dubbi.

Il basilico, come già detto è una pianta davvero piuttosto antica, diffusa ed anche apprezzata già da civiltà antiche ed avanzate dal punto di vista culinario, sia come “piatto principale” che come condimento, a causa del tradizionale aroma che le foglioline di basilico riescono a sviluppare.

Attenzione al basilico: è cancerogeno

Nel caso del basilico diciamo che l’apporto di nutrienti è rilevante, a partire da una ricca quantità di magnesio e di potenziali benefici come ad esempio quelli antiossidanti che hanno un importante impatto sul nostro cuore. Inoltre la ridotta capacità calorica è proprio quella che lo rende adatto anche diete ipocaloriche. Ma quindi, da dove viene la notizia che porta il basilico ad essere cancerogeno?

Possiamo dire che il tutto arriva da una ricerca di inizio 21° secolo che ha evidenziato il rilascio delle sostanze quali l’estragolo e l’estragone durante la cottura della pianta che è effettivamente riscontrabile tramite una reazione chimica. Vediamo che tali elementi sono anche rilasciati da altre e diverse sostanze vegetali, almeno secondo un rilevamento dalla tisana al finocchio.

Come è stato rilevato da alcuni istituti che sono legati alla ricerca e alla cura contro il cancro, il basilico non rientra tra i cibi che sono più a rischio dato che queste sostanze scaturiscono l’estragolo e l’estragone in quantità ridotte. Quel che possiamo dire è che consumando diversi chili di basilico al giorno per molti anni può aumentare la potenzialità di contrarre qualche forma di cancro, ma comunque sia trattandosi di una pianta aromatica è difficile consumarne in quantità rilevanti, specie per un ritmo di tempo sostenuto. Infine il basilico deve essere rivalutato e non considerato tossico, in quanto non sono indicative nell’ambito pratico.

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