Alti livelli di colesterolo LDL nel sangue, più comunemente conosciuto come colesterolo “cattivo”, comportano un alto rischio cardiovascolare. Ma quali possono essere le cause di questa condizione? Quando si parla di alti livelli di colesterolo, ecco che ci si riferisce soprattutto ai livelli elevati di colesterolo LDL attraverso il circolo sanguigno, viene trasportato verso tutte le cellule e i tessuti. Quando il colesterolo raggiunge livelli troppo elevati nel sangue, diventa parecchio pericoloso in quanto si accumula in depositi di grasso, che sono chiamati placche aterosclerotiche e che sono presenti sulle pareti dei vasi sanguigni andando a provocare il restringimento e l’ostruzione.
Tra le cause genetiche che possono portare ad alti livelli di LDL, la più comune è sicuramente l’ipercolesterolemia familiare. Facciamo riferimento a tutti quei casi in cui gli elevati livelli di LDL-C sono presenti precocemente, quindi anche in giovane età, causando l’instaurarsi della malattia aterosclerotica che può portare ad eventi pericolosi come infarto o ictus. È importante considerare la presenza di familiari che sono stati colpiti da questi eventi in giovane età intendendo gli uomini di età inferiore ai 55 anni e le donne sotto i 65 anni.
Avere uno stile di vita scorretto può costituire un fattore acquisito che va a determinare alti livelli di LDL. In questo caso una scorretta alimentazione con una dieta ad alto contenuto di grassi può contribuire ad aumentare i livelli di colesterolo cattivo, così come il fumo, la mancanza di esercizio fisico ed anche il consumo troppo eccessivo di alcool. In particolar modo, il consumo elevato di acidi grassi saturi, che si trovano in alimenti come il burro, il lardo, la panna e prodotti derivati, ma anche il consumo di carne grassa e prodotti derivati dalla carne come ad esempio gli insaccati possono contribuire a livelli elevati di LDL per cui sarebbe meglio evitarli o limitarne il consumo.
Si può mangiare il prosciutto crudo con il colesterolo?
Il prosciutto crudo è un salume tipico italiano che è ottenuto dalla salatura a secco dalla coscia del maiale, in particolar modo da animali che hanno raggiunto un peso attorno ai 150 kg. Specialità ottenute dallo stesso taglio anatomico in diverse nazioni dall’Italia assumono dei nomi specifici e non possono mai essere assimilate al prodotto italiano, soprattutto in virtù parlando del fatto che la specificità del prosciutto crudo italiano risiede nelle specifiche tecniche produttive e nella stagionatura in microclimi particolari.
Quindi, per rispondere alla domanda posta sopra possiamo dire che si, il prosciutto crudo si può consumare anche con il colesterolo alto ma a patto che si prendano le dovute precauzioni. Tali precauzioni, infatti, prevedono la limitazione dei salumi più grassi come ad esempio la mortadella e i salami per lasciare più spazio a quelli magri quali la bresaola e i vari prosciutti tra cui anche quello crudo.